giovedì 23 febbraio 2012

lettera aperta al Presidente CNG Fausto Savoldi

Caro Presidente,
     apprendo dal Corriere della Sera della vicenda disciplinare presso l'Ordine degli Architetti di Roma dell'arch. Zampolini, coinvolto nell'acquisto dell'appartamento al Colosseo di Claudio Scajola (vedi articolo del Corriere del 17/02/2012 (click qui).


       Fa un certo effetto leggere sulla stampa nazionale come le vicende deontologiche, quando non specchio di massima limpidezza, possano essere prese quale pretesto per mettere in discussione il ruolo degli ordini, rei di non intervenire con provvedimenti disciplinari nei confronti dei propri iscritti. L'accaduto riveste particolare rilevanza tenuto conto che l'arch. Zampolini, attualmente opera liberamente, malgrado abbia riconosciuto la propria colpevolezza e sia stato condannato, in patteggiamento, a 11 mesi di carcere per favoreggiamento.
     
      Sembrerebbe infatti che il cantiere per la ristrutturazione dell'Università di Tor Vergata (click qui) che in questi giorni vede il proliferare di transenne e recinzioni (senza il necessario cartello che indica il progettista e la ditta esecutrice) vede quale responsabile proprio l'arch. Zampolini per lavori di circa 99 milioni di euro di importo. Sicchè il solerte giornalista riporta nell'articolo la notizia dell'interrogazione, arrivata da più parti al Presidente degli Architetti di Roma, sull'operato disciplinare dell'Ordine nel caso di Zampolini, personaggio di non certa specchiata condotta morale. Il Presidente Schiattarella ha argomentato, richiamando la delicatezza della materia e la copertura della privacy sugli atti disciplinari, senza emanare alcun provvedimento. Diversamente, nel caso di una iscritta rea di aver fatto su Grupon un' offerta troppo economica, l'Ordine ha emesso  la sanzione disciplinare in pochi giorni.

       Be', considerato che nell'articolo non si parlava di geometri, la lettura procedeva serena e anche un pò divertita ma poi mi sono detto: può succedere anche alla nostra categoria anzi, mi pare di ricordare,  che in altri lidi qualcosa è già successo. E' pericoloso è va evitato con ogni mezzo. 
       Comunque, caro Presidente, puoi stare tranquillo. Sono sicuro che il Collegio di Roma tiene alla condotta morale dei propri iscritti e che, per il buon nome della categoria, in simili situazioni adotterà tutti i  provvedimenti necessari per dissuadere chi si discosta dalla giusta condotta, sia fra i propri iscritti che fra i propri rappresentanti nel Collegio e nelle Associazioni di categoria.
        Per questo è ormai necessario aprire il nostro ordinamento alla massima trasparenza nei confronti della cittadini favorendo tutte le iniziative che dimostrino il giusto operato dei nostri organismi di categoria. Non è più condivisibile rimanere chiusi al proprio interno alimentando in molti la convinzione che  la nostra categoria sia una "casta" di disonesti ed evasori, magari accumunata ad una "cricca".
        Cosa abbiamo da temere ad accogliere e far nostre le considerazioni del Garante della Concorrenza sul nostro organismo di disciplina? Qui è necessario fare un salto di qualità: dimostriamo di non avere nulla da temere nell'aprire le porte alla trasparenza e alla partecipazione.
         Il suggerimento del garante di prevedere espressamente  negli organi indicati nella norma per l’esame delle questioni disciplinari anche membri non iscritti agli albi e, limitatamente ai consigli locali, iscritti ad albi diversi da quello territoriale di competenza, è una occasione da prendere al volo e fare nostra.
        Magari inserendo la partecipazione dei rappresentanti dei consumatori per equilibrare il giudizio dalla parte del cittadino. Sono sicuro che il Garante ci porterebbe ad esempio di comportamento virtuoso.
        Se, come ritengo, le nostre commissioni disciplinari non fanno sconti sul giudizio disciplinare, quale nocumento possiamo ricevere dalla presenza di rappresentanze esterne alla nostra?

2 commenti:

  1. Caro Maurizio, credo che la tua proposta come già discusso nella riunione da Fausto sia un po' prematura e debba essere un po' decantata, nel senso che prima bisognerà vedere come lavoreranno questi nuovi organi territoriali di disciplina, meglio adeguare un progetto con piccoli correttivi che trovarsi in mezzo a situazioni incontrollabili. Nelle liberalizzazioni Stai più avanti di Monti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. più avanti di Monti...... Maurizio Massimo il Liberalizzatore

      Elimina