venerdì 30 novembre 2012

La rivoluzione delle regole

Convegno "La rivoluzione delle regole: il ruolo dell'etica e delle regole nelle professioni, nell'impresa, nella politica e nella società"
Roma 29 novembre 2012 Auditorium Antonianum, Viale Manzoni 1

intervento di saluto in rappresentanza dei geometri di Roma

..... In questi ultimi tempi il tema delle professioni e stato al centro dell'attenzione del legislatore con diversi provvedimenti di modifica ricompresi sotto il tema delle semplificazioni, delle liberalizzazioni e della libera concorrenza. Per ultimo, il varo del DPR 137/2012 che, con un titolo altisonante "riforma degli ordinamenti professionali", prometteva grandi mutamenti, già  auspicati dagli stessi ordini professionali regolati da regolamenti obsoleti,  risalenti a più di 80 anni fa.
 Ancora una volta, il ricorso ai decreti d'urgenza e ai successivi regolamenti attuativi ha scontentato tutti. ma non è ancora finita: a dicembre il governo interverrà ancora, per adeguare forzatamente gli ordinamenti alle norme fin qui intervenute.
Proprio ieri ho partecipato ad una giornata studi presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, occasionata dall'uscita della monografia di Vito Tenore, Consigliere della Corte dei Conti e docente dello stesso istituto, sulla deontologia e sul nuovo procedimento disciplinare.
Fra i prestigiosi relatori era presente il sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio, antonio catricala, che nel suo intervento di saluto argomentava sul suo operato e sui compiti assegnati dal governo in merito al principio della “responsabilità”.
Ci ha raccontato che il suo gruppo di lavoro, inopinatamente, inserì relativamente alle varie figure di pubblica rilevanza, il tema della responsabilità dei magistrati. Con effetti devastanti, tanto che gli 88 articoli del disegno di legge presentato naufragarono nella tempesta dei veti incrociati tranne qualche norma sul merito e sulla trasparenza recuperate nelle leggi sulla semplificazione.
Senonchè, dico io, le nuove norme sulla trasparenza e sulla libera concorrenza sono state inserite nei regolamenti delle professioni, tacciate di essere una casta e di godere dei privilege della tariffa, responsabili del mancato sviluppo del paese. Naturalmente la stampa nazionale ha inveito contro le professioni colpevoli forse di non aver sufficiente rappresentanza nelle stanze dei bottoni, neppure sfiorando i veri temi temi della concorrenza e della trasparenza che riguardano l'energia, il sistema creditizio e altri monopoli ormai insostenibili.
Ben vengano quindi queste occasioni di confronto e di nuove idee che trovano la categoria dei professionisti, in particolare dei geometri, interessati ad un profondo cambiamento per il bene del Paese prima ancora che della categoria stessa.

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